Tempo di lettura: 3 minuti

Sono lesbica non sono il tuo fetish

Come il cinema e la cultura pop hanno ritratto le relazioni omosessuali fra donne ad uso e consumo degli uomini etero. 

In alcuni paesi con una cultura sessuofobica, come l’India, non è normale vedere scene esplicite sullo schermo, figurarsi scene omosessuali.

A causa dell’interiorizzazione dei tabù sessuali durata per secoli, le persone non sono a proprio agio a guardare certi contenuti, specialmente se sono in compagnia. Il senso di vergogna accoppiato a un’educazione sessuale famigliare inesistente, ha fatto sì che il sesso diventasse l’oggetto di fantasie e speculazioni, che, nello specifico, ha portato alla feticizzazione delle relazioni lesbiche. 

I rapporti saffici sono all’estremo ipersessuale di questa fantasia. A differenza delle relazioni eterosessuali, qualsiasi traccia di una vera connessione emotiva viene rimossa dalle relazioni lesbiche, lasciando solo la parte sessuale da ammirare in tutta la sua gloria, il che, di conseguenza, porta alla feticizzazione delle coppie lesbiche. Le donne coinvolte in una relazione amorosa diventano, quindi, il bersaglio delle molestie sessuali di uomini etero, che chiedono alle malcapitate di baciarsi di fronte a loro così da poter ricreare la prospettiva voyeuristica. I media, sia quelli mainstream che quelli dell’industria pornografica, non rappresentano questo tipo di relazioni sotto una luce autentica, ma anzi spesso i contenuti sono pensati dal punto di vista degli uomini che vogliono indugiare lo sguardo sulle “belle ragazze”.

Questo ritratto ipersessualizzato lascia intendere che le relazioni amorose fra donne siano solo divertimento, o al massimo voglia di sperimentare, rimuovendone gli aspetti relazionali ed emotivi che sono propri di ogni rapporto significativo. Dire che le relazioni lesbiche esistono solo nella loro natura sessuale, significa delegittimarle. Questo è molto evidente nella cultura pop con l’ipersessualizzazione presente in film d’autore come La vita di Adele dove sono presenti due scene esplicite fra le protagoniste Adele Exarchopoulis e Lea Seydoux. Se ci ripensate attentamente vi ricorderete che la telecamera si concentra sui corpi delle due al di là del tipo di scena girata, quando dormono, volteggia sopra di loro. In particolare in una scena dove Adele sta dormendo, la telecamera la riprende dall’alto con un’angolatura tale che sembra che lei stia sognando il proprio corpo ma il tutto da una prospettiva maschile.

Allo stesso modo, nel film Sex Crimes – Giochi Pericolosi, è presente una scena in cui vengono ritratte delle donne che si baciano in una piscina e Sam Lombardo, interpretato da Matt Dilon, le riprende con una videocamera in un gesto che è la somma rappresentazione del voyeurismo maschile. Nel video musicale Can’t Remember to Forget You sia Rihanna che Shakira vengono ritratte in pose estremamente sensuali mentre si scambiano carezze e guardano con fare ammiccante in camera.

L’influenza che i costrutti sociali hanno sulla cultura pop e vice versa, insieme allo sguardo maschile ed eteronormativo, portano a una visione deformata delle relazioni lesbiche. Quando paragoniamo i film citati in precedenza con Ritratto di una giovane in fiamme e Carol notiamo una netta differenza nel modo in cui vengono rappresentate le relazioni d’amore tra donne.
In Ritratto di una giovane in fiamme le protagoniste vengono mostrate mentre conversano e si scambiano sguardi lascivi, è presente solo una scena sessualmente esplicita, diretta da Céline Sciamma, e sembra essere più un tentativo di sovvertire lo sguardo maschile. Il film rappresenta una vera relazione e non si limita a rigurgitare sullo schermo le fantasie erotiche che gli uomini etero hanno sulle lesbiche.

A fare da pendant a tutto ciò, c’è la pericolosa idea dello stupro correttivo, secondo cui le donne possono essere curate dal lesbismo con un rapporto eterosessuale forzato.
Tutto ciò è anche il risultato del porno lesbo, inteso come quel porno fatto da uomini che ha come oggetto le donne ma come destinatari altri uomini, che reitera l’assunto secondo cui qualsiasi tipo di relazione lesbica ha senso di esistere solo come gratificazione sessuale per gli uomini etero.

Per fortuna, nuovi film e serie tv stanno sfidando questo stereotipo, mostrando le relazioni d’amore fra donne in modo autentico ed emotivamente realistico e non solo come mero desiderio sessuale. Nonostante la strada da percorrere per riparare ai danni fatti sia ancora lunga, i progressi sociali e l’uscita di film più consapevoli ci fanno ben sperare.

Questo articolo è stato pubblicato sulla rivista online Feminism In India e scritto da Rhea Gangavkar. Lo potete trovare in lingua originale qui.

Traduzione a cura di: <a href="https://www.ilfemminismotradotto.it/author/erica/" target="_self">Erica Francia</a>

Traduzione a cura di: Erica Francia

Leggi altri articoli del blog

BABA YAGA È LESBICA

BABA YAGA È LESBICA

La strega, protagonista di molte leggende del folklore slavo, simboleggia la libertà di esprimere la propria identità queer.

Share This